Acciaio sempre splendente a bordo con l’anticalcare giusto
06/04/2023Nagua in questo 2023 entra nella grande comunità di Navily
19/05/2023I parabordi sporchi e usurati non solo solo antiestetici, ma con gli inevitabili sfregamenti questi componenti potrebbero danneggiare il gelcoat dello scafo. Ecco come tenerli sempre puliti e in perfetta forma.
Se è vero che la maggior parte degli armatori è molto orgogliosa dell’aspetto della propria imbarcazione, non c’è modo peggiore di presentarsi in un porto o marina che accostare alla banchina con parabordi sporchi, vecchi e malandati che pendono dalla battagliola. I parabordi delle barche sono concepiti, in realtà, per proteggere le imbarcazioni, quindi è inevitabile che a causa del normale utilizzo si sporchino e subiscano una certa usura.
Un parabordo sporco e rovinato, tuttavia, non solo è antiestetico, ma può a sua volta lasciare brutte macchie, strisciature e graffi difficili da rimuovere sullo scafo della barca. Se lasciati a lungo sulla superficie del parabordo, inoltre, sporco, muffa e sedimenti possono intaccare anche lo scafo e persino danneggiare il gelcoat della barca quando sfregano sul rivestimento. Vediamo, allora, in questa guida come prendersi cura dei parabordi delle barche, mantenerli sempre ben puliti e soprattutto aumentare la loro durata nel tempo.
Come prevenire sporco e usura sui parabordi
Uno dei principali modi per evitare che sporco e usura prendano il sopravvento sul parabordo è quello di tenere il più possibile questi componenti fuori dall’acqua. La maggior parte della sporcizia, della polvere e del sale che si accumula sui parabordi, infatti, è il risultato della lunga permanenza in acqua. Questo provoca macchie, ombreggiature e scolorimenti della superficie dei parabordi che a lungo andare diventano sempre più evidenti e difficili da togliere. Anche i raggi solari, con il tempo, danneggiano lo strato superficiale dei parabordi provocandone antiestetici aloni e ingiallimenti. La prima regola, dunque, è quella di custodire rigorosamente all’asciutto e al coperto i parabordi quando non sono in uso.
Un altro modo di allungare la vita dei parabordi è quello di rivestirli con apposite coperture durante il loro utilizzo. Il mercato nautico offre una grande quantità di copriparabordi in tanti modelli e fogge per adattarsi a tutte le taglie e forme di questo accessorio nautico. La principale raccomandazione è quella di proteggere fin da subito i parabordi con tali coperture e non utilizzare questi rivestimenti per nascondere parabordi già vecchi, sporchi e logori.
Tempo di pulizia: come far tornare un parabordo come nuovo
Prendersi cura dei parapordi delle barche significa proteggere fin da subito i parabordi della nostra imbarcazione significa sottoporli periodicamente a un’approfondita operazione di pulizia per rimuovere ogni traccia di polvere, sporco, macchie, cristalli di sale, muffa e residui di alghe. Quello che serve è munirsi di una spazzola a setole medio-dure, una spugna e un panno in microfibra. Quanto invece al detergente è meglio affidarsi a un sapone o shampoo nautico, efficace contro lo sporco ma non aggressivo con il pvc con cui sono realizzati i parabordi. E soprattutto è importante che si tratti di un detergente con componenti naturali ed ecologici per ridurre al minimo l’impatto ambientale della propria pulizia. In caso di sporco ostinato sui parabordi si consiglia di utillizzare lo sgrassatore Nagua.
Niente prodotti chimici, ma solo detergenti ecologici
Il consiglio è di usare il detergente, eventualmente diluito in un bugliolo d’acqua dolce, sui parabordi e lasciarlo agire per qualche minuto. Quindi strofinare le macchie di sporco più ostinato con la spugnetta o con la spazzola a setole medio-dure. Resistete in questo caso alla tentazione di utilizzare prodotti a base chimica, come alcool, candeggina, acetone ed altri solventi. Tutti questi prodotti, infatti, finirebbero per danneggiare irrimediabilmente il pvc del parabordo intaccandone il rivestimento esterno e rendendolo appiccicoso e più debole. Oltre che estremamente inquinanete per il mare. Per lo stesso motivo sarebbe controproducente anche usare un’idropulitrice. Questi dispositivi infatti finiscono col rovinare la superficie dei parabordi con l’acqua ad alta pressione. Alcuni armatori ritengono di bypassare la pulizia del parabordo ricorrendo alla verniciatura. Per quanto tuttavia questa soluzione possa sembrare una soluzione facile e veloce, in realtà la vernice inizierà inevitabilmente a scheggiarsi e a sfaldarsi. E tali scaglie potrebbero sfregando sullo scafo rovinare e graffiare il gelcoat.
Una volta terminata l’operazione di pulizia assicuratevi di asciugare completamente i parabordi con un panno in microfibra prima di riporli in un gavone. In questo modo si mantengono puliti per la prossima volta che ne avrete bisogno e si riduce il rischio di formazione di muffa durante le pause.
Pulire i copri parabordi: anche in lavatrice!
Una buona pulizia va riservata periodicamente anche ai copriparabordi anch’essi vittime dell’accumulo di sporco, grasso e salsedine. In questo caso si possono lavare a mano lasciandoli per qualche tempo a bagno in un bugliolo con un eco liquido lavatrice marino oppure metterli direttamente in lavatrice. Anche i copri parabordi vanno lasciti asciugare molto bene, possibilmente all’aria aperta prima di riporli.
Con questi piccoli ma efficaci accorgimenti i vostri parabordi dureranno a lungo e saranno sempre perfettamente efficienti. Si consiglia in ogni caso di controllarli durante l’anno per assicurarsi che funzionino correttamente e quelli gonfiabili abbiano la giusta pressione. In caso infatti non tengano più l’aria o mostrino un’usura eccessiva, è meglio andare sul sicuro e sostituirli.
Buon vento
Il team Nagua