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06/07/2023Vediamo come procedere a una perfetta pulizia di scafo e coperta della nostra barca in modo efficace, con gli accessori giusti e soprattutto utilizzando un detergente marino che ci aiuta a ridurre l’impatto ambientale.
Dedicarsi alle pulizie dello scafo e la coperta della barca è sicuramente una bella fatica che richiede tempo e organizzazione. Ma può essere anche molto utile per l’armatore o l’equipaggio in crociera per prendere confidenza con i vari componenti della propria imbarcazione, conoscerli e sapere dove stanno e a cosa servono. Oltre al piacere di avere tutto pulito, in ordine e in perfetta efficienza, il lavoro di pulizia permette infatti di verificare tutte le attrezzature e dotazioni imbarcate, il loro perfetto funzionamento e lo stato di usura dei vari accessori.
Inoltre visto che barche e yachts in genere offrono spazi vivibili piuttosto contenuti, l’ordine e la pulizia delle varie aree esterne non è una questione solo estetica, ma anche di sicurezza: le manovre filano lisce, ci si muove molto più liberamente, tutto è sottomano e non si perde niente.
Qualche precauzione prima di iniziare
Per procedere alla pulizia approfondita di scafo e coperta è bene scegliere una bella giornata di sole, magari con una bella brezza dolce che ci evita di soffrire troppo il caldo e permette di avere tutto asciutto a lavoro completato. Importante prima di iniziare è assicurarsi di chiudere tutte le finestre, gli osteriggi e i portelli, nonché il tambucio di accesso all’interno della barca. Può sembrare ovvio, ma capita molto spesso che i diportisti si ritrovano con gli interni della barca bagnati o addirittura allagati perché hanno dimenticato questa semplice accortezza.
Come organizzare il lavoro: fasi di pulizia e accessori utili
La pulizia di scafo e coperta della barca si può riassumere in 4 fasi: lavaggio generale con acqua dolce, insaponatura e pulizia specifica di ogni componente, risciacquo e asciugatura. Per il lavaggio è necessaria una manichetta dell’acqua con tubo di 15-30 metri di lunghezza e diametro di 15 mm che sopporta facilmente pressioni da 2 a 5 bar. Molto pratiche sono quelle dotate di lancia a getto regolabile e avvolgitore su carrello portatile. In questa fase si tolgono via tutti i detriti più grossi, la polvere e i residui di sale.
Dopodiché si prepara un secchio di acqua saponata con un apposito detergente marino e con spazzola e spazzoloni si lavano tutte le diverse superfici della barca. Considerate che i detergenti che si utilizzano per la pulizia della barca vanno diluiti, per cui è necessario conoscere il volume del secchio per gestire al meglio la diluizione ed evitare sprechi di prodotti. Quanto alle spazzole, quelle a setole morbide servono ad agire delicatamente su gelcoat, vetroresina, teak, vetri, plexiglass e skai. Mentre quelle a setole medie vanno bene per pulire a fondo il teak, la linea di galleggiamento e tutte le superfici ruvide o porose con sporco tenace.
Per pulire lo sporco più ostinato, il grasso, i residui di ruggine o calcare, è molto utile anche lo Sgrassatore Nagua e l’utilizzo di una spugna. Quelle più abrasive tuttavia vanno usate con molta cautela per non graffiare le superfici più delicate. Si procede con il lavaggio approfondito di ogni area della barca e ogni componente strofinando tutto per bene. Una volta che tutto è stato tirato a lucido e risciacquato, è tempo di asciugare ogni superficie con una spatola di gomma da vetri e panni in microfibra che assorbono perfettamente l’acqua in eccesso senza graffiare.
Barca pulita sì, ambiente marino inquinato no!
Quando procedete alla pulizia della barca tenete presente che tutto ciò che utilizzate, a partire dall’acqua saponata, finirà in mare. Ritrovarsi con lo scafo e la coperta splendenti con l’ambiente circostante inquinato ha veramente poco senso per coloro che vanno per mare. Per la pulizia generale di scafo e coperta bisogna allora scegliere un sapone marino ecologico, meglio se provvisto di certificazione, in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Il mercato nautico sta offrendo ormai sempre più detergenti “green”. Bisogna tuttavia informarsi bene e leggere attentamente le etichette di ogni prodotto. Una maniera per aiutarci a capire se un detergente è veramente ecologico è quella di cercare una certificazione specifica in etichetta per sapere cosa realmente si sta acquistando. Un’ottima soluzione può essere l’Eco Shampoo Barca di Nagua, un detergente marino certificato Icea e Friend of the Sea ad alte prestazioni ideale per la cura di yachts, barche e gommoni nel rispetto della natura. Permette di pulire a fondo e sgrassare tutte le diverse superfici esterne della barca, come gelcoat, teak, oblò, finestrature e componenti cromate. Grazie ai principi tensioattivi di origine naturale fa poca schiuma e si risciacqua facilmente evitando inutili sprechi d’acqua. Inoltre, non contenendo profumi è ancora più facilmente biodegradibile. Ma soprattutto non contiene sostanze tossiche, chimiche o inquinanti, e può essere utilizzato con la consapevolezza di ridurre al minimo la nostra “impronta” sull’habitat marino.
Buon vento
Il team Nagua